Le principali neoplasie che possono colpire la specie equina sono:
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1-il carcinoma squamocellulare
2-il melanoma
3-il sarcoide
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IL CARCINOMA SQUAMOCELLULARE
Carcinoma a cellule squamose ( SCC ) è la seconda neoplasia più comune nei cavalli dopo sarcoidi , e rappresenta 12-20 % di tutti i tumori equini
Una predisposizione genetica è riportato in Clydesdale Cavallo , belga , Shire , Haflinger e Appaloosa . Come con la maggior neoplasie , l'incidenza aumenta con l'età . I siti più comunemente colpiti includono genitali esterni , oculare e dei tessuti perioculari
Rara, ma potenzialmente devastante, la sua localizzazione nel cavo orale .
Oltre alla chirurgia tradizionale, questa neoplasie e’ aggregabile con nuovi protocolli farmacologici somministrati in regime metronomico.
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IL MELANOMA
Tumore di origine epiteliale che puo’ avere comportamento clinico benigno (melanocitoma) o maligno (melanosarcoma)
Spesso la forma iniziale ha un comportamento biologico benigno e solo nel tempo viene acquisita la capacita’ di dare metastasi .
Colpisce i cavalli di qualsiasi razza ma mostra un particolare andamento nel cavallo a mantello grigio.
Spesso e’ localizzato nella testa, base della coda e zona perianale .
Fondamentale una sua diagnosi precoce ed una stadiazione accurata del paziente .
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I SARCOIDI
Il termine “Sarcoide “ viene utilizzato per la prima volta nel 1936 da un veterinario sudafricano, il dr Jackson, per descrivere una serie di lesioni neoplastiche il cui aspetto suggeriva un origine “sarcomatosa “ della lesione .
Prima della definizione di Jackson tale tumore veniva chiamato (e ancora oggi viene definito in maniera scorretta) “verruca”
Nonostante siano passati diversi anni e notevoli progressi sono stati fatti in questo campo, questa neoplasia rappresenta ancora oggi un problema in medicina equina .
Oggi sappiamo che con il termine sarcoide raggruppiamo una serie di neoplasie che hanno un origine comune ma un comportamento biologico diverso. Proprio per questo motivo non esiste un trattamento standard che possa essere applicato in maniera valida per tutti i tipi di sarcoide, bensi’ ogni tumore deve essere analizzato e si deve programmare una strategia terapeutica personalizzata .
I sarcoidi possono colpire i cavalli (in generale gli equidi, ossia anche asini e muli) a qualsiasi eta’ (in particolare tra i 2 e i 10 anni di eta’) ed in qualunque zona del mondo. Tuttavia in Uk si nota una decisa prevalenza della patologia .Ancora nel regno unito si assiste ad una prevalenza di una forma di sarcoide a comportamento clinico maligno
Non vi sono predilezioni di sesso.
Sebbene la maggior parte delle razze di cavalli sono suscettibili alcuni sembrano essere molto resistente , mentre altri sono segnalati per essere più sensibili . Il cavallo arabo è forse più suscettibile . Il Lipizzano per esempio sembra essere fortemente resistente ma attraversa coinvolgono i cavalli lipizzani sono soggetti alla malattia . La suscettibilità può riguardare il genotipo dell'individuo .
Un ruolo virale (Papillomavirus) e’ stato ipotizzato e sembra che le mosche possano
Il sarcoide può essere definito come un tumore non metastatico della cute di origine fibroblastica che, pur non rappresentando un pericolo per la vita dell’animale, a seconda della sua localizzazione è responsabile di danni estetici e funzionali che compromettono l’uso e ne diminuiscono il valore di mercato.
Non tutti gli autori concordano sull’ origine neoplastica vera e propria di questa neoplasia ma tutti concordano sul considerala clinicamente come una vera e propria lesione tumorale della pelle.
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Clinicamente ne esistono diverse forme
SARCOIDE OCCULTO
SARCOIDE VERRUCOSO
SARCOIDE NODULARE
SARCOIDE MALIGNO
POSSIBILI OPZIONI TERAPEUTICHE
Chemioterapia intra-lesionale a fine citoriduttivo
Asportazione chirurgica
Chemioterapia topica